Pillole Post flight Tour di Samantha Cristoforetti a Napoli
L’11 ottobre al Teatro di San Carlo di Napoli si è concluso il Post flight Tour del capitano dell’aeronautica militare Samantha Cristoforetti. L’astronauta italiana, nel corso della serata, davanti ad una sala piena e con le massime cariche istituzionali presenti, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, al governatore della Regione Vincenzo De Luca, il generale dell’Aeronautica Settimo Caputo, il presidente del CIRA Luigi Carrino e il sovraintendente della Fondazione Teatro di San Carlo Rosanna Purchia, ha descritto la sua splendida esperienza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La missione Futura, cominciata lo scorso 23 novembre 2014 è conclusasi l’11 giugno, comprendeva come equipaggio, oltre che la Cristoforetti, l’astronauta russo Anton Shkaplerov, presente anche lui al San Carlo e l’astronauta americano Terry Virts.
Leggiamo adesso alcuni degli interventi del capitano e del suo collega russo discorso:
La Terra
A me piace chiamarla astronave Terra e mi piace dire che siamo tutti parte dell’equipaggio.
La ISS
La ISS è la più grande opera ingegneristica mai realizzata da NASA, ESA, ASI e l’agenzia spaziale Russa e con le collaborazioni di altre agenzie spaziali tra le quali quelle canadesi e giapponesi. La ISS è in orbita attorno alla Terra da 15 anni ed è una destinazione per gli esseri umani nello Spazio dove troviamo aria da respirare, acqua, cibo e amici che letteralmente ci aprono la porta e ci accolgono. Mi piace chiamarlo avamposto dell’umanità dello spazio.
Il gruppo
La Cristoforetti ha spiegato che – il lavoro da compiere ogni giorno all’interno della stazione è duro e per questo non devono mai mancare occasioni in cui l’equipaggio possa distrarsi, così come si fa sulla Terra. La serenità di gruppo è uno degli elementi più importanti che caratterizza una missione nello spazio. Tutto ciò che fai è gratificante ed è un sogno che si avvera.
Gli esperimenti
Il capitano Cristoforetti ha illustrato alcuni degli esperimenti compiuti a bordo rilevando che quelli più importanti sono rivolti alla fisiologia umana e perché diversi tipi di esperimenti scientifici possono essere studiati solamente in quasi totale assenza di gravità – sulla Terra alcuni fenomeni o non si vedono e manifestano proprio oppure sono mascherati dalla gravità.
Sdrammatizzare
Il rischio che qualcosa possa andare non per il verso giusto è un elemento che in ogni missione deve essere tenuto in conto. Nel corso della missione Futura si verificò una perdita di ammonica, che insieme al fuoco e alla depressurizzazione rappresentano i maggiori pericoli che possono verificarsi. Anche in questo caso la Cristoforetti ha rimarcato l’assoluta tranquillità che regnava a bordo della stazione e di come tutti gli astronauti hanno sdrammatizzato quel spiacevole evento.
La Cristoforetti e il caffè
Il suo spiccato senso dell’humour ha più volte ha colpito il pubblico, come ad esempio quando ha mostrato il regalo ricevuto a bordo dall’ASI, una macchinetta del caffè, aggiungendo – non buono ovviamente come quello di Napoli.
Il taglio di capelli e il centro di massa
Tanti gli aneddoti raccontati dall’astronauta italiana. Tra i più divertenti quello sul suo taglio di capelli e il “centro di massa” – mentre la mia parrucchiera impiega circa venti minuti per il taglio, a bordo della ISS ci sono voluti 2 ore e mezza e con l’aiuto di un piccolo aspirapolvere per evitare che i miei capelli fluttuino all’interno della stazione.
All’interno della stazione è molto importante preservare il centro di massa che deve essere sempre bilanciato. Se iniziavo a dimagrire il capitano di missione praticamente mi costringeva a mangiare altrimenti avrebbe dovuto mangiare lui.
L’addestramento
La Cristoforetti ha anche descritto il suo addestramento, molto intenso che l’ha portata a girare il mondo nel giro di poche settimane da Houston, a Mosca, a Colonia con tappe in Canada e Giappone.
Shkaplerov spiega Chibis
Il cosmonauta russo Shkaplerov è intervenuto descrivendo l’utilità del sistema Chibis, creato nei laboratori di ricerca medica russa. Ha spiegato: “il Chibis viene utilizzato per riadattare il sistema cardiovascolare alla gravià. Quando si è a terra, la circolazione del sangue funziona grazie al lavoro di pompaggio del cuore e anche sotto l’effetto della gravità. Per esempio, stando in piedi avviene uno spostamento del sangue dalle parti alte del corpo verso il basso e il ritorno verso l’alto viene aiutato da piccole valvole di non ritorno che sono all’interno delle vene. In assenza di gravità il cuore lavora di meno, perché non deve tener conto degli effetti gravitazionali per cui le valvole di non ritorno si addormentano. Immaginiamo un astronauta che torna da una lunga permanenza dallo spazio e si mette immediatamente in piedi, il sangue inizia a spostarsi verso le parti basse del corpo. Le valvole non lavorano bene e il ritorno del sangue verso le parti alte non funzione ed è molto probabile che l’astronauta perda conoscenza. Per risvegliare queste valvole sono stati creati questi pantaloni, detti Chibis, che si indossano due settimane prima del rientro e che diminuisce la pressione intorno alle gambe rispetto all’ambiente circostante per riadattare il sistema cardiovascolare alla gravità.
Le foto
La Cristoforetti chiude il suo intervento con una carrellata delle sue foto preferite scattate dalla ISS: Ho scattato queste foto pensando che un giorno queste immagini possano dare un contributo, anche se piccolo, a quei giovani che come me sognano di andare nello spazio e che se veramente ci credono possono riuscirci”.